I Cieli di Escaflowne

La serie TV
26 episodi – 5 DVD

Escaflowne – il film

Escaflowne su Wikipedia

Escaflwone su animanga2000

Tenku no Escaflowne è una serie non nuovissima, non eccellente, ma in grado di lasciare il segno.
Uscito (e quindi un po’ offuscato) nello stesso periodo di Neon Genesis Evangelion (almeno qui in Italia) grazie ai ragazzi della Dynamic Italia, è un fantasy che ricorda La Storia Infinita come concept di base, ma che poi prende una piega tipicamente giapponese.
Hitomi è una ragazza quasi normale: frequenta il liceo, ha una cotta per il suo senpai ed è iscritta al club di atletica. Ma a renderla speciale ci sono i suoi "poteri": è infatti in grado di leggere i tarocchi e prevedere il futuro.
La sua vita sta per prendere una svolta inaspettata quando scopre che il suo amato alla fine dell’anno scolastico lascerà il giappone per andare a Londra. Hitomi quindi trova il coraggio di confessargli i suoi sentimenti poco prima però di ritrovarsi nel mezzo di un combattimento tra un drago e uno strano ragazzo armato di spada, che si materializzano proprio nel campo sportivo.
Sconfitta la creatura anche grazie a Hitomi, che salva la vita del giovane grazie a una premonizione, viene trasportata su uno strano mondo insieme a lui.
E qui comincia la vera avventura.
Il ragazzo si rivelerà essere il principe Van di Fanelia, uno dei regni del mondo di Gaia, un pianeta nel cui cielo si vedono la Luna e la Terra, un mondo dove si combatte una guerra senza tregua, che vede coinvolti tutti i regni contro l’Impero di Zeibach, comandato dall’Imperatore Dornkirk.
Solo grazie alla volontà di Hitomi, stranamente legata al destino del mondo di Gaia, e all’Escaflowne, un robot (o meglio, un Gaimelef, come li chiamano su Gaia) bianco in grado di trasformarsi in drago e che appartiene al giovane principe, si compirà il destino del mondo.
E tra avventure, rapimenti, guerre e combattimenti, punto di forza di questa serie sono i sentimenti.
Tramite il personaggio di Hitomi, gli autori sono stati in grado di inserire elementi shojo e caratterizzare così tutti i protagonisti della vicenda.
Van e Mel (la sua donna-gatto), Allen Cèzar e la principessa Millerna di Asturia, Dryden, Folken e Dilandau, misteri, segreti e relazioni amorose o di sangue si dipanano perfettamente con l’evolversi della storia, che vede il suo culmine dopo 26 episodi.
Tecnicamente eccelso nella realizzazione, Escaflowne è un’opera nata dal genio di Shoji Kawamori (già alle prese con Ghost in the Shell e Patlabor 2 come mecha design), illustrta da un Nobuteruu Yuki al top (Record of Lodoss War, Battle Angel Alita) e accompagnato superbamente dalle musiche di Yoko Kanno, probabilmente la miglior creatrice di colonne sonore per quel che riguarda l’animazione giapponese (Macross, Cowboy Bebop).
Un esperimento già tentato in passato da altri autori, quello di prendere un personaggio terrestre e infilarlo in un contesto fantasy, ma a mio avviso Escaflowne rappresenta il miglior risultato.
Se infatti Rayearth della CLAMP risultava troppo shojo e poco serio (oltre ad essere ripetitivo), e Inuyasha (di Rumiko Takahashi) è quasi ridicolo nonostante gli ottimi spunti sulla tradizione/mitologia giapponese, Escaflowne riesce ad intrattenere e non stufare mai, grazie a divagazioni di filosofia spicciola che però attecchiscono e fanno riflettere su temi quali il destino, la forza di volontà, l’amore e l’attrazione, la scienza e l’ambizione.
Decisamente piacevole quindi, nonostante il finale un po’ retorico ma di sicuro effetto.
Da questa serie è stato realizzato anche un manga e, nel 2000, un film d’animzaione, che però riprende solo le linee guida di base della trama, per concentrarsi su aspetti più oscuri e riflettere sul significato della guerra e la brutalità che da essa deriva.